domenica 12 giugno 2011

Nei guai agente assicurativo di Bene Vagienna per aver manomesso decine di polizze: una truffa di circa 70.000 euro

L'uomo, sub agente di un'Agenzia di Fossano, presentava carte di circolazione con tagliandi contraffatti. Il raggiro, scoperto dal controllo casuale su un giovane rom, ha portato alla denuncia di 60 persone

Le polizze contraffatte
Nel corso dell’operazione sono state denunciate 60 persone alla Procura della Repubblica di Cuneo, per concorso nei reati di truffa, falsità in scrittura privata e sostituzione di persona. Le indagini del Nucleo Mobile della Tenenza di Fossano sono scaturite da un controllo su strada effettuato nei confronti di un autoveicolo sul quale viaggiava un giovane di etnia Sinti, nato a Napoli, ma residente in un campo nomadi di Roma, fermato nella zona di Savigliano.

Alla precisa domanda dei militari volta a verificare se la vettura fosse munita di copertura assicurativa, il giovane ha esibito una polizza realmente riconducibile al suo mezzo, la quale, però risultava sottoscritta da un signore cinquantenne di Bra, che i primi approfondimenti hanno rivelato non essere legato al nomade da alcun vincolo di parentela o conoscenza.

Il contraente della polizza, interpellato al riguardo, ha negato l’autenticità del documento e sporto formale querela contro ignoti. Anche l’agente generale di Fossano della Compagnia Assicuratrice interessata, informato dei fatti, ha declinato ogni responsabilità sul contratto assicurativo, riconducendolo al sub-agente esterno V.B. di Benevagienna, e ha presentato, a sua volta, una querela alla Procura della Repubblica di Cuneo.

Le successive attività investigative, svolte d’intesa con la Magistratura Inquirente e mirate proprio sulla figura del sub – agente cui era riconducibile parte del portafoglio dell’Agenzia assicurativa fossanese, hanno portato alla luce un singolare sistema di frode, ideato e realizzato da V.B. per proporre a numerosi nuovi clienti, polizze RC Auto con le classi di merito più vantaggiose e, quindi, a prezzi “scontati”, in cambio di somme di denaro.

Per fare ciò egli presentava presso l’agenzia di Fossano copia delle carte di circolazione dei veicoli che intendeva assicurare, sulle quali aveva previamente apposto tagliandi, perfettamente contraffatti, relativi al passaggio di proprietà in capo a suoi storici clienti che, per il luogo di residenza, in provincia di Cuneo e per l’assenza di responsabilità in incidenti stradali, avevano maturato il diritto a corrispondere premi particolarmente favorevoli.

I nuovi clienti, molti dei quali di etnia sinti, residenti in varie località del territorio italiano, dal canto loro, fornivano a V.B. i rispettivi dati personali e i documenti di proprietà dei mezzi da assicurare e ottenevano indebitamente, tramite il loro “contatto”, un risparmio che, in alcuni casi, poteva giungere anche al 70% del prezzo che l’interessato avrebbe dovuto corrispondere in base alla sua reale classe di merito e agli altri parametri che contribuiscono a determinare il costo delle polizze assicurative (come noto, commisurato a fattori quali l’età, la residenza anagrafica, l’anzianità di guida).

Un completo quadro probatorio in merito agli illeciti indagati è stato acquisito nel corso delle perquisizioni eseguite, su ordine della Magistratura cuneese, presso l’abitazione di V.B. a Benevagienna e presso la sede della società riconducibile al predetto, a Nichelino (TO), che hanno portato al sequestro di 2 Personal computer, di documentazione varia e di diversi contratti assicurativi nonché all’esito delle perizie disposte sul materiale sequestrato.

L’attività peritale evidenziava, infatti, la presenza nella memoria dei PC di una notevole quantità di documenti inerenti principalmente assicurazioni di autoveicoli e autocarri, derivanti da attività di digitalizzazione a mezzo scanner. Inoltre, dei files utilizzati per la creazione dei tagliandi relativi ai “falsi” passaggi di proprietà degli autoveicoli.
Veniva quindi svolto un capillare riscontro incrociato tra tutti i nominativi dei clienti di V.B. residenti in provincia di Cuneo ed i veicoli assicurati a loro nome, al fine di accertare se le generalità del reale proprietario dei mezzi fossero le stesse indicate sulla polizza RC auto. Tali accertamenti hanno consentito di verificare l’irregolarità di 69 polizze assicurative in relazione alle quali il veicolo risultava di proprietà di un soggetto, mentre il contratto assicurativo era intestato ad altra persona, ignara di tutto ciò.

V.B., sentito in atti, ha spontaneamente ammesso di avere falsamente stipulato, nel corso degli ultimi due anni, polizze assicurative utilizzando nominativi riconducibili al suo pacchetto clienti, che aveva ceduto ad altre persone, a fronte di una remunerazione. L’ammontare complessivo della truffa ai danni dell’agenzia assicurativa Fossanese è di circa 70.000 euro.



http://www.targatocn.it/2011/06/08/leggi-notizia/argomenti/cronaca-1/articolo/nei-guai-agente-assicurativo-di-bene-vagienna-per-aver-manomesso-decine-di-polizze-una-truffa-di-ci.html

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